Molti studi dimostrano che ascoltare musica per dormire è un potente rimedio contro l’insonnia. Aiuta a conciliare il sonno e a svegliarsi rilassati.

Dormire bene è fondamentale per affrontare al meglio la vita di tutti i giorni, tuttavia non sempre si riesce a farlo in maniera spontanea e corretta. Udire della musica per dormire è una strategia efficace che può aiutare in modo semplice e diretto, tutti coloro che hanno difficoltà ad addormentarsi. Infatti le melodie armoniose e piacevoli sono in grado di influenzare notevolmente il nostro modo di dormire, agendo in profondità sul sistema nervoso simpatico, attraverso suoni e ritmi che inducono la quiete necessaria per abbandonarsi ad un sonno ristoratore e rigenerante.

Sonno sereno con la musica: ecco la ricerca che lo ha dimostrato

Una famosa ricerca di qualche anno fa, condotta a Budapest, presso l’Instituto delle Scienze Comportamentali, ha dimostrato che ascoltare musica per dormire, migliora la qualità del sonno e riduce l’insorgenza di episodi di insonnia. L’esperimento prevedeva che dei volontari venissero suddivisi in due gruppi e sottoposti all’ascolto di alcuni brani della durata complessiva di 45 minuti, ogni sera prima di andare a letto, per ben 3 settimane. Al primo gruppo fu consegnata la registrazione di un audiolibro mentre al secondo fu dato un cd con delle canzoni dolci e leggere. Al termine dell’esperienza, i dati raccolti provarono che coloro che avevano ascoltato musica, avevano giovato di un sonno più sereno, rispetto a quelli che non lo avevano fatto e che, dalla loro condizione, non avevano tratto né benefici né svantaggi. Questa scoperta ha rivoluzionato il modo di intendere la relazione tra musica e sonno, spingendo altri ricercatori ad accertarne le caratteristiche, conducendo nuove ricerche.

È stato confermato che quando si ascolta della musica rilassante per dormire, questa agisce sull’ipotalamo. Si tratta di un’importante regione cerebrale, adibita al controllo del ciclo sonno-veglia, che se adeguatamente stimolata, aumenta, oltre che la qualità, anche la durata del sonno. Ciò rappresenta un valido aiuto per chi soffre di disturbi del sonno. Quest’ultimi infatti, sono spesso correlati all’impossibilità di riuscire ad addormentarsi oppure a mantenere questo stato costante durante tutta la notte, a causa di continui risvegli. Se utilizzata abitualmente, la musica induce ad un più rapido e profondo addormentamento e ad un risveglio riposato ed energico.

Musicoterapia contro l’insonnia

L’insonnia è un disturbo sempre più diffuso al giorno d’oggi, spesso a causa di stili di vita disordinati che sottopongono il nostro organismo a stress eccessivi, ostacolando la sua naturale propensione a dormire. Chi soffre di questa odiosa problematica, ha grosse difficoltà a prendere sonno, al punto da passare intere notti sveglio e con gravi ripercussioni sulla sua vita sociale, durante il giorno.

Mettere in pratica delle buone abitudini, prima di andare a coricarsi, può agire positivamente sulla capacità di addormentarsi.
Alcuni consigli utili, sono:

  • evitare di utilizzare dispositivi elettronici, come computer portatili, cellulari e tablet, prima di dormire poiché la luce artificiale che producono, contribuisce a mantenere uno stato di eccitazione sul sistema nervoso che impedisce di appisolarsi;
  • assicurarsi che l’ambiente della camera da letto abbia la giusta temperatura, nè troppo calda nè troppo fredda, per sfavorire i risvegli notturni;
  • meglio tenere la luce spenta, il buio preserva il sonno, prolungandone la durata;
  • evitare pasti troppo abbondanti prima di andare a letto, la digestione potrebbe interferire col sonno;
  • no agli alimenti contenenti sostanze stimolanti, come la caffeina;
  • coricarsi sempre alla stessa ora, per influenzare i ritmi circadiani del corpo.

Concedersi qualche piacevole ora a letto, udendo della buona musica, può essere un ulteriore rimedio per combattere l’insonnia, da affiancare ad una corretta igiene del sonno. Secondo i fautori della Musicoterapia, i brani musicali sarebbero in grado di interferire con l’attività delle onde cerebrali. Le vibrazioni e il ritmo prodotti dalla musica, stimolerebbero le stesse aree del cervello che vengono attivate durante una sessione di meditazione. I cosiddetti “battiti binaurali”, particolari frequenze generate da alcune melodie distensive, sarebbero capaci di spingere la mente verso lo stadio del sonno REM. Per questa ragione, ascoltare della musica per dormire può essere usato come strumento terapeutico, senza presentare controindicazioni.

Come scegliere la musica per dormire

Non tutte le melodie sono distensive, alcune presentano ritmi e suoni irregolari o frenetici che determinano un eccitamento che non coadiuva il sonno. Le caratteristiche che un brano di musica rilassante per addormentarsi deve avere, sono:

  • possedere un ritmo intorno ai 60 o 80 impulsi al minuto, in modo da sincronizzarsi facilmente con la frequenza cardiaca;
  • rispecchiare i suoni della natura, capaci di allontanare stress e tensioni;
  • le variazioni di suono devono essere graduali e ripetitive, senza stacchi repentini che potrebbero provocare agitazione;
  • le sinfonie che risultano avere un potere particolarmente sedante appartengono ai generi del New Age e della musica classica;
  • evitare musiche ad alto contenuto emozionale negativo, come nel caso di brani malinconici, il cui impatto emotivo potrebbe interferire col rilassamento;
  • privilegiare le melodie che inspirano tranquillità, speranza e positività.

Oltre alla scelta della musica per dormire giusta, è importante lavorare anche sulla respirazione che deve essere lenta, profonda e con cadenza regolare. Così facendo, otterrete la serenità necessaria per assaporare sonni lunghi e soddisfacenti.